Il 20 maggio si celebra la Giornata Mondiale dell’Organizzazione.

La manifestazione, giunta alla seconda edizione, è promossa da IFPOA (International Federation Of Professional Organizing Associations), al fine di sensibilizzare al grande valore dell’organizzazione personale, anche in ambito domestico.

APOI, Associazione Italiana di Professional Organizer,di cui faccio parte, anche quest’anno rappresenterà l’Italia in occasione dell’evento, con “lo scopo di condividere e dare slancio alla professione. Perché il sentimento comune che unisce tutti è quello di celebrare una professione e un professionista, il professional organizer, che ha un ruolo importante nella società e che grazie alla sua attività genera un forte impatto nella vita del singolo individuo.” (Dal Comunicato stampa pubblicato dall’Associazione, scaricabile dal sito worldorganizingday.it ).

Decisamente non potevo farmi sfuggire questa preziosa occasione per parlare della figura del Professional Organizer e, più nello specifico, del mio personale percorso professionale che mi ha portato ad essere oggi una Professional Organizer Senior di APOI.

Chi mi segue nel blog sa bene quanto mi stia a cuore la tematica dell’organizzazione.

Se non l’hai ancora fatto, ti invito a leggere gli articoli nei quali ho parlato di organizzazione consapevole degli spazi e, nello specifico, di decluttering e space cleaning.

Mi piace definirmi una Professional Organizer specializzata in home organizer, considero ogni spazio domestico come luogo dell’espressione del proprio se, sono convinta che la loro gestione possa essere fonte del proprio benessere e di tutti quelli che ne fanno parte.

Negli anni, con tanta passione e lavoro sul campo, ho cercato di estendere il concetto di organizzazione consapevole anche ad altri ambiti di mio interesse: migliorare l’esperienza d’acquisto dei clienti nei negozi (shop organizer) e gli abbinamenti di indumenti che ci valorizzano e ci fanno stare meglio (closet organizer).

In ogni ambito di applicazione riconosco le grandi potenzialità dell’organizzazione e gli enormi benefici che può apportare alle nostre vite sia in termini di benessere personale sia in relazione all’ambiente che ci circonda, fatto di oggetti e persone che rappresentano la nostra rete sociale. Siamo quello che siamo in relazione al mondo che ci circonda. E l’organizzazione dello spazio è personale e funziona per ognuno in modo diverso.

In un recente articolo su questo blog ho affrontato l’importante differenza che intercorre tra organizzazione e perfezione.

Se immaginiamo una linea dove ad una estremità c’è la Disorganizzazione e all’altra c’è il Perfezionismo, possiamo riconoscere tra essi un punto di equilibrio, del tutto personale, dove gli estremi si armonizzano e si bilanciano, dove l’ossessione ad avere sempre tutto sotto controllo diventa un prendersi cura di .. ,dove la gestione del tempo secondo specifiche routine diventa un modo per crearsi personali rituali e godere così del tempo in maniera più piacevole e consapevole. ( per esempio il post dove ho parlato del rituale del cambio stagione).

I gesti che ognuno di noi compie quotidianamente in maniera quasi scontata e naturale ( lavarsi, vestirsi, uscire per andare al lavoro, preparare un pasto, mangiare) non possono prescindere da una routine consolidata nel tempo. Pensate a quanto sarebbe strano mescolare il loro naturale fluire ( vestirsi prima di lavarsi o uscire di casa prima di essersi lavati). La gestione e l’organizzazione della casa va a supportare l’andamento fisiologico delle abitudini con cui ci prendiamo cura di noi stessi e ne diventa una naturale estensione.

E’ importante partire dall’organizzazione degli spazi in funzione propedeutica per una migliore gestione della cura del nostro benessere generale, generando così un circolo virtuoso che si propaga in tutto l’ambiente che ci circonda e coinvolge a cascata le persone che ne fanno parte.

La Giornata Mondiale dell’Organizzazione vuole perciò essere un momento per ricordarci di quanto sia importante volersi bene, valorizzare ogni nostro gesto quotidiano e fare delle nostre vite un rituale volto al benessere interiore ed esteriore.