SE HAI VOGLIA DI PORTARE CONSAPEVOLEZZA NEL TUO ARMADIO, QUESTO POST FA AL CASO TUO. TANTO PIU’, TANTO MENO, DECIDI TU!

Per comprendere il “LESS IS MORE”, motto preferito di un professional organizer, e cogliere la sua efficacia nel guardaroba voglio parlarvi del”Progetto 333”, per me diventato 993.

Questo progetto nasce dall’esigenza della sua ideatrice Courtney Carver, scrittrice e fotografa, di ridurre il numero di capi d’abbigliamento e stress quotidiano grazie ad un #decluttering materiale e mentale. Una nuova pratica di less is more che trovo in accordo con grandi stilisti come Jil Sander e Donna Karen che negli ultimi anni hanno reso le loro collezioni più minimaliste e durature nel tempo.

Questo progetto nasce in un momento di grande cambiamento nella vita della sua ideatrice: reduce da una diagnosi di sclerosi multipla, sente il bisogno di riorganizzare le sue priorità quotidiane. Ecco che pensa ad un armadio-capsule di soli 33 capi da cambiare ogni stagione (3 mesi), incluse scarpe e accessori, esclusi invece intimo, pigiami e capi sportivi a meno che non costituiscano i propri outfits quotidiani ad esempio per motivi di lavoro.

PROCEDURA:

  • DEFINISCI IL TUO STILE;
  • ANALIZZA I CAPI CHE PIU’ AMI;
  • ANALIZZA QUELLI CHE NON INDOSSI MAI;
  • SCEGLI I COLORI VERSATILI PER IL TUO GUARDAROBA-CAPSULE;
  • SCEGLI CAPI VERSATILI TRA DI LORO;
  • SE SFORI NESSUNO LO SAPRA’, IO L’HO TRIPLICATO.

A differenza della celebre Marie Kondo, qui non si butta tutto tout court. Con questo metodo ciò che ci piace ma non usiamo, va inscatolato e conservato; per il resto, a noi la scelta: donare gli acquisti in eccesso e non più desiderati è sempre un’azione bella e altruista.

Nel post di #armadio consapevole ho parlato della mia esperienza nel campo dell’abbigliamento che per me ha significato avere sempre un armadio molto consistente in termini di numero di capi poichè sono continuamente ispirata dalle nuove collezioni da comprare, proporre ed esporre nelle attività dove negli anni ho svolto la mia professione di addetta alle vendite e visual merchandiser.

Dopo il periodo di lockdown da Covid19 ho avuto il piacere di aiutare Clarissa di “Pillole di mindfullness” nella riorganizzazione del suo guardaroba. Clarissa è una operatrice mindfullness e, grazie alla sua spiccata sensibilità, ha capito subito come superare gli ostacoli che nascono nel lasciare andare i propri capi nonostante l’inutilizzo e perché non riusciamo a liberarcene così facilmente; ha apprezzato i miei consigli e da una collaborazione ne è nata un’altra: scrivere un post assieme.

Ecco cosa ci racconta Clarissa: “Grazie alla mindfullness si impara ad essere presenti nel qui e ora, non si rimugina sul passato e non ci si preoccupa per il futuro. La mindfullness ci aiuta a cogliere l’occasione positiva e costruttiva in ogni aspetto della vita presente. Proprio durante il lockdown ho iniziato la mia convivenza casuale con il mio ragazzo; avevo con me i pochi capi d’abbigliamento presi in velocità dal mio guardaroba, lasciando però intere ante stracolme di abiti a casa dei miei genitori. Ho così iniziato a portare attenzione al guardaroba: che bene che stavo con quei pochissimi capi! Certo, non sarei andata lontana dopo il lockdown con quei pochi vestiti, ma allo stesso tempo desideravo una soluzione per alleggerire il mio guardaroba, per fare ordine nell’armadio e nella mente, non sapendo però da dove iniziare.

Ho fatto una consulenza online con Gigia di Organizen che, dopo aver ascoltato la mia esperienza, mi ha proposto varie soluzioni, tra cui il progetto 333. Quando me ne ha parlato non ho avuto dubbi, era la soluzione ideale per le mie esigenze. Non ne ho tratto benefici solo in termini di felicità, spazio e stile ma, grazie a questa consulenza, quello che più ho apprezzato è stato guadagnare tempo attraverso la nuova gestione del mio armadio. W la consapevolezza!!”

Il successo è arrivato perché Clarissa ha avuto una motivazione forte: vivere con il suo compagno e condividere l’armadio, non rinunciando però a stile e semplicità. Un’ occasione perfetta per mettere alla prova se stessa e i suoi ideali. D’altronde vale per tutti noi: se vogliamo raggiungere un obbiettivo deve essere chiaro e rispondere ad una reale esigenza da soddisfare.  Crederci!

Io ne ho preso spunto, ho apprezzato l’idea di avere meno, anche se 33 capi erano davvero troppo pochi per le mie esigenze. Ho trovato la mia dimensione ideale con 99, da qui la mie evoluzione in Progetto 993.

Se anche tu sei in fase di cambiamento, dai un’ occhiata alla consulenza di armadio consapevole, contattami per saperne di più!  

Nel prossimo post ti svelo un trucchetto, a prestoooooo…..